Fabio Paratici e Igli Tare: Due Visioni per il Futuro del Milan
Il futuro dirigenziale del Milan sembra essere al centro di un dibattito acceso, con due figure chiave che potrebbero influenzare profondamente la strategia sportiva del club: Fabio Paratici e Igli Tare. Entrambi hanno un’idea ben precisa su come riorganizzare la struttura rossonera, ma con visioni differenti su alcuni aspetti cruciali.
Paratici e la Rivoluzione Totale
Fabio Paratici, ex direttore sportivo della Juventus e del Tottenham, è noto per la sua determinazione e il suo approccio deciso nella gestione delle squadre. Il dirigente italiano ha in mente una trasformazione radicale per il Milan, con l’obiettivo di dare una nuova impronta al club e renderlo più competitivo.
Uno degli aspetti più discussi del suo piano è la volontà di mantenere Zlatan Ibrahimović lontano dalle decisioni sportive. Se questa scelta si concretizzasse, sarebbe un segnale forte di discontinuità rispetto alla strategia attuale, che vede l’ex campione svedese coinvolto nel progetto rossonero.
Inoltre, Paratici sembra deciso a fare a meno di Geoffrey Moncada, attuale capo scouting del Milan, ritenendo necessaria una ristrutturazione profonda del settore. Al suo posto, il dirigente vorrebbe affidare il ruolo a un uomo di fiducia, che risponderebbe direttamente a lui, garantendo così un maggiore controllo sulle strategie di mercato.
Igli Tare: Esperienza e Compromessi
Dall’altro lato, Igli Tare, ex direttore sportivo della Lazio, si mostra più aperto al dialogo, ma con condizioni ben precise. Tare ha dimostrato negli anni di avere una visione chiara e pragmatica, e il suo obiettivo principale è quello di avere l’ultima parola nelle decisioni sportive.
A differenza di Paratici, Tare non si opporrebbe alla permanenza di Moncada come capo scouting, a patto che quest’ultimo lasci la dirigenza sportiva di alto livello. Questo compromesso potrebbe rappresentare una soluzione più equilibrata, mantenendo le competenze di Moncada nella ricerca di talenti ma senza dargli potere decisionale sulle strategie del club.
Un altro punto chiave del progetto di Tare è la centralità del suo voto nelle decisioni strategiche. Forte della sua esperienza e delle sue capacità nel costruire squadre competitive, il dirigente albanese vorrebbe un peso decisionale maggiore rispetto ad altri membri della dirigenza, assumendosi la responsabilità di guidare il Milan verso il ritorno ai vertici della Serie A.
Quale Direzione per il Milan?
Le visioni di Paratici e Tare presentano differenze sostanziali, e la scelta della società rossonera sarà determinante per il futuro del club. Da un lato, Paratici propone una rivoluzione completa, con cambiamenti radicali nel management e un maggiore accentramento del potere decisionale. Dall’altro, Tare punta su un approccio più bilanciato, che mantiene alcune figure chiave ma con una gerarchia più definita.
Indipendentemente da chi verrà scelto, è chiaro che il Milan sta entrando in una fase di transizione cruciale. Il club ha bisogno di una strategia chiara per tornare ad essere protagonista in Italia e in Europa, e la decisione sulla nuova direzione sportiva sarà un passaggio fondamentale per il futuro dei rossoneri.